Il gioco degli specchi è un classico delle mie lezioni di yoga per bambini quando desidero farli lavorare sulla concentrazione.
Lo propongo più o meno a metà del percorso quando i bambini hanno preso confidenza con le posizioni dello yoga e sanno “costruirle”.
A questo scopo mi piace introdurre la costruzione degli asana qualche lezione prima facendo fare ai bambini stessi i “maestri per un giorno”.
Ogni bambino avrà una carta delle posizioni yoga, con un po’ di tempo per osservarla … e poi la insegnerà agli altri bambini. Ai piccoli yogin piace molto questa dimensione del “oggi insegno anche io”; ho notato infatti che avere la possibilità di trasmettere qualcosa che hanno appreso e poi praticato li riempie di soddisfazione.
Quando mi accorgo che i bambini padroneggiano a sufficienza le posizioni propongo il gioco degli specchi.
Si gioca a coppie. Ogni bambino sarà di fronte ad un altro. Ogni bambino avrà l’immagine della posizione che deve costruire questa volta senza parlare ma solo muovendosi con il corpo. Inizierà un bambino e l’altro dovrà muoversi copiando esattamente i movimenti fino ad arrivare a prendere la forma finale dell’asana. E poi i ruoi si scambieranno.
All’inizio solitamente lascio decidere ai bambini in quanti step vogliono costruire la posizione, ma per rendere la cosa più stimolante l’insegnante può richiedere che gli step debbano essere …. tipo… tre. Allora la costruzione dell’asana diventa un’armonia di movimenti con braccia e gambe che si muovono contemporaneamente.
Ai bambini viene chiesto un grande impegno. Sia il bambino che propone che quello che segue i movimenti devono essere ben concentrati… perchè lo specchio riproduce fedelmente … altrimenti non sarebbe uno specchio!
Ciao! Al prossimo post!
Catia e Bee-atrix