Molte insegnanti in queste settimane di settembre inizieranno i loro corsi privati di yoga per bambini e magari si troveranno a lavorare con bambini che non si conoscono tra loro. E’ molto importante favorire la conoscenza reciproca e normalmente la prima cosa che supera il muro della timidezza è sapere i reciproci nomi.
Ecco alcune proposte
1…. Io mi chiamo …. e il mio animale preferito è …. : disponiamo i bambini in cerchio e a turno ogni bambino dirà il proprio nome e poi condividerà con gli altri il nome dell’animale preferito.
“Io mi chiamo Catia e il mio animale preferito è il gatto”
L’insegnante mostra ai bambini la posizione o la camminata del gatto e poi i bambini la praticano insieme.
Se il bambino nomina un animale di cui non esiste la posizione o la camminata ( possibilità molto remota ma non si mai…) chiederemo ai bambini di inventarne una. Vi assicuro che i bambini hanno fantasia da vendere e vi divertirete un sacco ( la posizione del bradipo è spassosissima!!!).
2. Io sono l’ape …. e mi piace…
Nella mia prima lezione del progetto Honey Yoga abbiamo immaginato di essere le api di un piccolo alveare e per conoscerci abbiamo semplicemente condiviso con gli altri il nostro nome e poi tre cose che ci piacevano….
” Io sono l’ape Catia e mi piace cantare, incontrare gli amici e insegnare yoga ai bambini”.
Una proposta semplice ma apprezzata dai bambini che hanno modo di esternare i propri gusti e le proprie caratteristiche.
2. Il lancio (immaginario) del Namaste
Spieghiamo ai bambini il significato del saluto Namaste: quando ci salutiamo con il Namaste, guardando negli occhi il nostro compagno, vediamo la sua bontà e la sua sincerità e il compagno, guardando noi negli occhi vede quelle stesse caratteristiche. E’ un saluto bellissimo ed è molto importante allora conoscere il nome del nostro compagno.
Faremo un giro di nomi chiedendo ai bambini di stare molto attenti a memorizzare i nomi dei compagni e poi l’insegnante da il via al gioco. Nelle mani a conchiglia immagina di avere un Namaste e fa il gesto di lanciarlo ad un bambino dicendo il suo nome. Il bambino chiamato immagina di “acchiappare” il Namaste con le mani e lo lancia a sua volta ad un altro bambino dicendo il suo nome.
Ovviamente le prime volte non sarà facile ricordarsi i nomi ma dopo qualche lezione il gioco è fatto!!
In questi tempi di COVID sarà preferibile immaginare di lanciare il “Namaste”, in tempi normali può essere usata una pallina di spugna o un altro oggetto leggero.
Se conoscete altri giochi di conoscenza, condivideteli nei commenti! Ne sarei molto felice!
Alla prossima… e Namaste!!!