12 dicembre: la posizione della mezzaluna

Oggi la nostra Bee-atrix ci invita ad esplorare un altro elemento naturale bellissimo: LA LUNA!
La luna, il nostro satellite.
La luna, così misteriosa e affascinante.
la luna legata al femminile, alla fluidità, alla fertilità, alla morte e alla rinascita.
La luna e le sue fasi…
Quanti elementi possiamo proporre ai bambini sotto forma di attività motoria, di gioco, di respiro!!!

ESECUZIONE
In sanscrito la posizione si chiama ARDHA CHANDRASANA ( Ardha = metà, Chandra = Luna, Asana = Posizione). Ci sono tante varianti ma io ho scelto quella proposta dalla maestra Gabriella Cella, ideatrice dello Yoga Ratna, sensibile all’universo femminile.
Vi riporto la maodalità di esecuzione come presentata nel suo libro ” Il grande libro dello Yoga”.
Siamo seduti sui talloni. Inspirando ci portiamo in ginocchio ed espirando stendiamo la gamba destra lateralmente appoggiando a terra la pianta del piede. Inspirando lentamente solleviamo le braccia aperte lateralmente ed espirando pieghiamo lentamente il busto sul fianco destro.
la mano destra poggia con il dorso sulla coscia destra e il braccio sinistro contorna la testa.
Per uscire dalla posizione inspirando risolleviamo il busto ed espirando portiamo giù le braccia. Inspiriamo ed espirando torniamo seduti sui talloni.
Ripetiamo la posizione sul lato sinistro.

La forma che il corpo assume in questa posizione è proprio quella della mezza luna ed è sull’idea delle diverse forme della luna che possiamo proporre delle varianti ai bambini.
Sollecitiamo il movimento del corpo con delle domande:
” Sapete quali sono le fasi lunari?”
” Come possiamo rappresentarle con il nostro corpo?”
” Come sarà la luna piena?”

Un’altra attività divertente ( verificata!!!) è quella di partire da proverbi o modi di dire relativi alla luna e giocare anche con le espressioni del viso o con il respiro.
– Avere la luna storta” o ” essere di luna buona” ( facciamo vedere quando siamo un po’ arrabbiati e poi quando siamo contenti e sereni)
– Ululare alla luna” ( e se ci trasformassimo tutti in lupacchiotti che ululano alla luna?)
– Far vedere la luna nel pozzo ( allungare le braccia per tentare di afferrare un qualcosa che invece non si può proprio afferrare, come la luna nel pozzo appunto!)
– essere in luna di miele ( proviamo a esprimere con le espressioni del viso e con il corpo la felicità di una persona innamorata!)
– Se il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito ( per i bambini un po’ grandicelli al quale si spiega anche il significato dell’espressione. Dal punto di vista motorio e della forma io ho preso in prestito il famoso gesto che Usein Bolt faceva al termine delle sue gare vittoriose).

Possiamo giocare anche con la relazione tra luna ed eventi atmosferici:
– Se la luna si presenta rossa, promette vento ( proporre la respirazione del vento)
– Se appare pallida, indica pioggia ( gioco del massaggio della pioggia che sarà oggetto di un prossimo post)
– Se è candida il giorno dopo ci sarà il sole ( Saluto al Sole).

Insomma la luna è un punto di partenza per tantissime attività che possiamo proporre ai bambini delle classi di yoga. Se ve ne vengono in mente altre sarò felicissima!!!

A domani!

11 dicembre: la posizione del gatto

La posizione del gatto è un classico di ogni lezione di yoga…per adulti e per bambini. Si, perchè è un toccasana per la schiena e non ha particolari controindicazioni.
E’ un ottimo esercizio per far prendere confidenza con il respiro.

ESECUZIONE
Siamo a quattro zampe. Le mani sono ben appoggiate al tappetino con le dita ben aperte e rivolte in avanti. I polsi sono sotto le spalle. Le ginocchia sono sotto il bacino.
Ora inspirando inarchiamo la schiena verso il basso e solleviamo la testa guardando avanti. In questa posizione sentiamo il petto ben aperto verso il basso e le scapole che si avvicinano mentre il coccige è ruotato verso l’alto. Espirando incurviamo la schiena verso l’alto creando la gobba del gatto portando la testa verso il basso con il mento che è rivolto verso il petto mentre il coccige e il bacino ruotano verso il basso.
Continuiamo per qualche ripetizione invitando i bambini più grandicelli a sincronizzare il respiro con il movimento.

ATTIVITA’
Nelle occasioni in cui ho lavorato con i bambini della materna ho evitato di focalizzarmi sul discorso di inspiro-espiro cercando invece di farli divertire pensando alle caratteristiche del gatto.
“Che verso fa il gatto?”
“E’ un animale lento o veloce?”
“In che posizione si mette quando dorme?” ( domanda fantastica per i bambini che hanno un gattino e che lo hanno visto dormire nelle posizioni più disparate)
“E come fa il gatto quando gioca con un gomitolo di lana?” ecc..
I bambini vengono invitati ad imitare i movimenti del gatto, le espressioni, i miagolii quando i gatti fanno le fusa oppure sono un po’ arrabbiati. Al di là quindi dell’asana i bambini sperimentano delle attività diverse attività motorie.

PROPOSTA CREATIVA
In uno degli ultimi laboratori di yoga ho proposto la costruzione di un traumatropio legato alla posizione del gatto.
Il traumatropio è un gioco che crea un’illusione ottica.
Il gioco consiste nel girare velocemente un disco, sulle cui due facce si trovano disegni che si completano a vicenda.
Il disco, ruotando, regala l’illusione di osservare una immagine unica … nel nostro caso si vede Bee-atrix praticare la posizione del gatto.

Realizzarlo è molto semplice.
Vi serviranno un disco di cartone della misura di 9 cm di diametro.
Una forbice, due pezzetti di spago, la colla a stick e la nostra Bee-atrix che pratica la posizione ( la trovate nella sezione del blog Nettare dall’Alveare).
Ritagliate i due cerchi con Bee-atrix e li incollate sul disco di cartone. ATTENZIONE! La seconda immagina va incollata capovolta rispetto alla prima altrimenti la magia non riesce!!!
Fate due buchini sull’estremità del disco a metà e annodate i due pezzetti di spago. Il gioco è fatto! Il risultato lo potete vedere qui…

Buona magia!!!

10 dicembre: la posizione della scimmia

Simpatiche le scimmiette Eh?
Sapevate che Buddha descriveva la mente come un luogo pieno di scimmie ubriache che non smettono di urlare e richiamare la nostra attenzione?
Ecco perchè esiste lo yoga!!!!
Lo yoga non è altro che ” la cessazione delle fluttuazioni della mente” come dice Patanjali nei suoi Yoga Sutra.
Anche i bambini sperimentano queste oscillazioni e nella loro mente spesso ci sono balletti di scimmiette ubriache. Ma si sa! La mente fa solo il suo lavoro, cioè pensare. Però la possiamo aiutare, aiutando noi stessi, a non essere troppo affollata di pensieri e lo possiamo fare cercando di concentrarci su quello stiamo facendo, al momento presente. Se siamo troppo agitati possiamo provare a contare i nostri respiri. Ci portiamo seduti con le gambe incrociare e la schiena ben dritta, chiudiamo gli occhi e portiamo le mani sulla pancia. Sentiremo come la pancia si alza quando inspiriamo e si abbassa quando espiriamo e poi cominceremo a contare i respiri. Ci verrà in aiuto una clessidra, di quelle piccoline che faranno scorrere la sabbia in un minuto o due minuti. Facciamo partire la clessidra e vediamo quanti respiri facciamo in uno o due minuti. Magari la prima volta ne faremo tanti ma se facciamo questo esercizio tutti i giorni vedremo che i respiri saranno sempre meno. Meno respiri faccio, più la mente è calma.

Ma veniamo alla posizione della scimmia

ESECUZIONE
Ci mettiamo in ginocchio e portiamo avanti una gamba appoggiando bene bene il piede a terra. Inspirando solleviamo le braccia oltre la testa ed espirando scendiamo con il bacino in avanti cercando di mantenere la schiena ben dritta. Ci fermiamo qualche momento e poi inspirando riportiamo il bacino nella posizione di partenza ed espirando riportiamo le braccia lungo il corpo. Riportiamo il ginocchio accanto all’altro e ripetiamo con l’altra gamba.

BENEFICI
La posizione della scimmia distende la colonna vertebrale, rinforza le braccia e apre le spalle, rinforza e allunga i muscoli delle gambe, migliora la postura e l’equilibrio e favorisce la concentrazione. Migliora la funzione respiratoria, poiché libera il diaframma e apre la cassa toracica.

9 dicembre: la posizione del cane

La posizione del cane mi dona lo spunto per parlarvi di un libro molto interessante!
Si tratta de “Lo yoga spiegato ai bambini” di Lucia Morello, giornalista, autrice e formatrice. Dal 2003 è impegnata nella diffusione dello yoga in tutte le sue forme.
Ha ideato il metodo Yogalè per insegnare Yoga ai bambini e formare insegnanti di Yoga specializzati nel metodo presso NULAB Academy con sedi a Milano e Ancona.

Il metodo Yogalè ” si fonda sul riconoscimento dei talenti e sulla libera espressione dei desideri dei singoli individui fin dalla tenera età. Talenti e desideri che vengono non solo accolti ma coltivati per mezzo di strumenti di gioco e attività ludico-motorie, utili a liberare dagli schemi di emotivi standardizzati e attivare il pensiero creativo. Il talento è identificato come quella risorsa del tutto personale che è utile al bambino nel superamento di difficoltà quotidiane e che, crescendo, diventerà un potente alleato nella gestione dello stress, nella risoluzione di conflitti interiori e, più in generale, nel problem solving, ma anche nella trasformazione del vissuto delle relazioni difficili, nel riconoscimento dei propri limiti non già come accettazione passiva di fonti di disagio e vergogna, quanto piuttosto come spunti per nuove sfide e preziosi alleati  durante le scelte nelle fasi salienti della vita.”

La caratteristica del metodo è un approccio propositivo e non direttivo per cui in ogni lezione ( che viene chiamata viaggio) sono presenti suggerimenti che possono venire dall’insegnante ( chiamato cantastorie) e dai bambini ( i piccoli esploratori).
Perchè ognuno di noi è in viaggio. Un viaggio diverso per ciascuno di noi, con incontri diverse ed esperienze diverse.
Lo stile è allora quello del racconto di un viaggio che avviene in ambientazioni come un bosco, una città ma anche un intero pianeta in cui prendono forma creature, oggetti e luoghi ( che come prendono vita e movimento ritornano poi all’immobilità).
Il contenuto del racconto prende spunto dalla tradizione yogica più stretta che si mescola alla mitologia greco-romana. E allora i bambini intraprendono un viaggio nel quale incontreranno il leone con la sua energia ( che diventerà la loro energia), la montagna con la sua stabilità ( che diventerà la loro stabilità) ma anche Ercole e la sua forza e Atena e la sua saggezza.
I viaggi hanno un inizio e anche una fine, che è la meta. I bambini sono guidati quindi a giungere a quella meta sperimentando avventure e sfide e a superarle attraverso il pensiero creativo.
Il viaggio, i suoi luoghi, le sue creature sono strumenti che andranno poi trasportati nel quotidiano perchè il senso di protezione, di libertà che i bambini hanno sperimentato sul piano della fantasia possa essere sperimentato sul piano del reale.

E’ un metodo particolare e secondo me molto interessante. Consiglio la lettura attenta di questo libro che non è quindi solo un manuale ma va un po’ più nel profondo di quella che è l’esperienza yogica.

Gli animali rappresentano un elemento importante nello yoga ( non dimentichiamo che gli antichi yogin hanno creato molti asana proprio osservando gli animali e le loro caratteristiche) e praticamente in ogni lezione di yoga per bambini, indipendentemente dal metodo e dall’approccio che proponiamo, si fa riferimento ad essi.

Nel metodo Yogalè troviamo animali ai quali è stato dato un nome proprio di fantasia per renderlo più facile l’assimilazione della postura e più divertente l’esecuzione. Ai bambini si può proporre di imitare anche le espressioni degli animali mentre si racconta la loro breve storia.
Vediamo come viene presentata la posizione del cane a testa in giù ( in sanscrito ADHO MUKHA SVANASANA) nel metodo Yogalè.

Milù, il cane sempre a faccia in giù
Milù è un simpatico cagnetto a cui piace stare a faccia in giù. Lui annusa, fiuta la traccia e continua a seguirla finchè non trova un ossetto da sgranocchiare. Certo, ogni tanto si riposa, accovacciandosi e rilassandosi ma poi riprende le sue ricerche. A volte, però non è facile trovare ossetti nella foresta magica, perchè ci sono animaletti magici che li nascondono bene per far dispetto a Milù, così lui è costretto a stare sempre a faccia in giù.

Esecuzione: dalla posizione a quattro zampe, prendi un respiro lungo e calmo ed espirando spingi via il pavimento con le dita delle mani ben divaricate fino a trovarti in posizione angolare con il coccige verso il soffitto e la testa verso il pavimento, le gambe e le braccia distese, i talloni che vogliono raggiungere il pavimento e le orecchie tra le braccia. Resta per almeno cinque respiri. Torna a quattro zampe e, se naecessario, accovacciati con la fronte a terra sedendo sui talloni, nella cosiddetta posizione del bambino. Ripeti almeno tre volte.

Attenzione a: articolazioni dei polsi, riniti, raffreddori e sinusiti.
Controindicazioni: difficoltà respiratorie.

Acquisto consigliato!

Lo Yoga spiegato ai bambini di Lucia Morello

A domani!!!

8 dicembre: la posizione della rana

Che animaletto buffo e simpatico che è la rana!!!
La posizione della rana è divertentissima e interessante.
La nostra Bee-atrix ce la propone come una prova di equilibrio.

ESECUZIONE
Infatti siamo seduti sui talloni e restiamo in equilibrio sulla punta dei piedi, tenendo le braccia sopra la testa.
Ma decisamente possiamo saltellare! Sempre accovacciati portiamo le braccia all’interno delle ginocchia, poi saltiamo con un grande: C-r-r-r-r-a-a!

BENEFICI
Nella sua versione statica la posizione della rana favorisce la concentrazione e l’equilibrio, nella versione dinamica irrobustisce la muscolatura delle gambe.

ATTIVITA’
Possiamo organizzare dei percorsi che i bambini dovranno affrontare saltellando come ranocchie o creare un setting ispirato all’ambientazione stagno.
Ma possiamo anche giocare a COSTRUIAMO LA POSIZIONE ( gioco adatto ai bambini di 8-10 anni e che hanno già familiarità con gli asana)
L’insegnante invita un bambino ad essere il maestro di yoga che dovrà far vedere agli allievi ( i suoi compagni ) come si costruisce una posizione. L’insegnante suggerirà al bambino-maestro di scomporre la posizione della rana in quattro passaggi.
Per esempio.
1. Ci mettiamo in piedi con le gambe separate
2. Rivolgiamo i piedi leggermente verso l’esterno.
3. Scendiamo in una posizione accovacciata con le mani appoggiate a terra davanti a noi.
4. Portiamo le mani unite sopra la testa e restiamo in equilibrio.

Potremo aumentare o diminuire i passaggi per costruire la posizione e vi assicuro che per i bambini è una vera sfida!
Ovviamente possiamo giocare a costruire altre posizioni di animali che troviamo nello stesso habitat della rana ( anatra, cavalletta, airone, pesciolino, ragnetto ecc…)
Lo scopo del gioco è di portare una maggiore consapevolezza ai movimenti del corpo mentre si assumono gli asana che così vengono perfezionati e per favorire il controllo psico –motorio.

La rana è un animale che salta! Decisamente!
Perchè non inserire nella lezione un momento creativo e insegnare ai bambini a realizzare una rana che salta davvero con la tecnica degli origami ?