Cari amici, eccomi a voi dopo tanti mesi di assenza dal blog.
Ritorno con un giveaway che spero possa essere gradito.
Le carte delle posizioni yoga di Bee-atrix hanno riscosso un discreto successo e così ho pensato di realizzare un mazzo di carte in inglese per chi ha il desiderio o l’attitudine all’insegnamento dello yoga ai bambini in questa lingua.
Prima di “lanciare” il mazzo sul mercato mi farebbe piacere regalarlo a tre lettori del blog che metteranno un commento a questo post. E’ sufficiente un saluto, un namaste o un piccolo pensiero sullo yoga, sulle api… insomma quello che l’estro del momento vi suggerisce.
Domenica 1 agosto Bee-atrix ed io sorteggeremo i tre vincitori che riceveranno il mazzo di cards in formato pdf con la spiegazione delle carte e qualche suggerimento su come utilizzarle.
Buon giveaway a tutti!!!
Autore: Catia
Le api sanno contare
Ogni lezione del progetto Honey Yoga è focalizzata su una caratteristica delle api e del loro mondo.
Oggi desidero condividere lo sviluppo di una lezione completa ispirata alla capacità delle api di riconoscere i concetti di addizione e sottrazione, di sequenze di numeri e di maggiore o minore.
Questa particolare abilità delle api è stata scoperta conducendo numerosi esperimenti ed è una scoperta secondo me eccezionale che conferma la grande intelligenza di queste creature così piccine (il loro cervello ha un volume di 1 mm quadrato!).
Per saperne di più vi lascio il link ad un articolo esplicativo qui
Ma veniamo alla nostra lezione!
RITO INIZIALE: Siamo seduti nella posizione dell’ascolto, con le gambe incrociate e la schiena ben dritta. Le mani assumono il gesto dell’accoglienza ponendosi a conchiglia. Ora le nostre mani sono vuote ma pronte per essere simbolicamente riempite di tutto ciò che vivremo insieme durante la nostra lezione.
Articolo correlato: L’importanza del rito iniziale e finale in una lezione di yoga per bambini
Facciamo tre respiri profondi inspirando dal naso ed espirando dalla bocca rilassandoci…
Introduco l’argomento della lezione: sapete bambini che le api sanno contare? chi l’avrebbe mai detto? Nella lezione di oggi ci divertiremo anche noi a giocare con i numeri…
RISCALDAMENTO: Immaginiamo di essere api nelle loro cellette. E’ mattina e ci svegliamo… Facciamo un grande sbadiglio e iniziamo a stiracchiarci allungando le braccia sopra le testa… allunghiamo un braccio e poi l’altro. Ora disegnamo dei cerchi con le braccia… ne facciamo cinque ( e intanto contiamo) in un senso e poi cinque nell’altro. E poi disegniamo dei cerchi con la gamba destra ( cinque in un senso e cinque nell’altro… chiedendo ai bambini di sincronizzare il conto con il movimento). Poi, portandoci in piedi e mettendo le mani sui fianchi disegniamo dei cerchi con il bacino ( cinque in un senso e cinque nell’altro).
Ora che abbiamo sciolto il corpo continuiamo a riscaldarlo con il Saluto al Sole ma questa volta invece di ripetere la filastrocca contiamo le posizioni man mano che le pratichiamo.
Articolo correlato: Il Saluto al Sole di Bee-atrix
GIOCO: nel gioco di oggi continueremo a contare, ma lo faremo in un modo particolare. Innanzitutto lo faremo in inglese e cantando…
Ecco un video esplicativo dell’attività…
Inviteremo quindi i bambini a contare come nel video ( ovviamente chi conduce la lezione se lo sarà studiato e ristudiato!!!!)… e poi possiamo introdurre elementi della body percussion per rendere un pochino più impegnativa l’attività chiedendo loro di contare con una mano e battere il tempo con l’altra mano sulla gamba ( per i bambini un po’ più grandicelli).
SCRIVIAMO I NUMERI CON IL CORPO: è arrivato il momento di scoprire come il nostro corpo può assumere le forme dei numeri. In questa attività io non suggerisco nulla… faccio solo vedere i numeri scritti sui cartoncini e invito i bambini a riprodurne la forma che sarà sicuramente diversa da un bambino all’altro ( do un input e lascio spazio alla creatività dei bambini).
E ora mettiamo in scena i concetti di maggiore, minore e uguale
Immaginiamo di avere 6 bambini e creiamo 2 gruppetti da tre bambini ciascuno.
Ad ogni gruppetto facciamo vedere una scheda con un confronto tra numeri e i bambini lo riprodurranno con il corpo.
Si tratta di un’attività che favorisce il senso della collaborazione.
Io sono riuscita a farlo anche on line… le bambine si sono organizzate e consigliate tra loro. Bravissime!
Ecco i tre confronti che avevo proposto…
Ovviamente allo stesso modo si possono proporre addizioni e sottrazioni.
GIOCO DI RESPIRO (e rilassamento) : Dopo esserci mossi tanto giocando con le forme dei numeri è venuto il momento di rilassarci e lo faremo contando i nostri respiri.
Ci portiamo sdraiati sulla schiena e portiamo le nostre mani sulla pancia. Sentite la vostra pancia che alza e si abbassa mentre respirate? Bene! Ora iniziate a contare nella vostra mente, silenziosamente, i vostri respiri al contrario partendo da 10 e arrivando a 0 e continuate a sentire la vostra pancia che si gonfia e si sgonfia come un palloncino. Potete anche abbinare un colore al vostro palloncino…
RITO FINALE: siamo di nuovo seduti nella posizione dell’ascolto con le mani a conchiglia. Se chiudiamo gli occhi riusciamo a vedere ora le nostre mani piene perchè hanno accolto tutto ciò che abbiamo vissuto insieme nella nostra lezione.
Facciamo tre respiri profondi e apriamo gli occhi.
CONDIVISIONE CON IL BASTONE DELLA PAROLA: la condivisione può essere sollecitata con delle domande:
Di che colore era il vostro palloncino?
Avete sentito la vostra pancia che si gonfiava e si sgonfiava?
Che cosa vi è piaciuto della lezione? Ecc…
Ma io faccio sempre, sempre, sempre la domanda per me più importante: ” Come vi sentite in questo momento?”
Articoli correlati:
Il bastone della parola: che cos’è e come si può costruire
Il bastone della parola on line
Spero che questa lezione vi sia piaciuta. Sarà inserita nel manuale “Honey Yoga – volume 1 ( 8 lezioni già pronte per parlare ai bambini delle api e del loro mondo)” in uscita prima dell’estate!
Stay tuned!!!!
L’importanza del rito iniziale e finale in una lezione di yoga per bambini
All’inizio della lezione (on line) con le mie piccole yogini, le invito a mettersi nella posizione dell’ascolto e assumere un mudra, cioè un gesto delle mani. Questo mudra si chiama Pushpaputa che significa vaso pieno di fiori.
” Ho mani per ricevere e dare”
Motivazione: faccio questo mudra per imparare a ricevere e dare con gioia.
Esecuzione: le mani sono unite, i pollici si appoggiano agli indici, le mani vanno a formare una coppa, come un vaso in cui mettere dei fiori.
Benefici: Pushpaputa ci apre ai doni dell’universo. Non sempre ne siamo coscienti ma l’universo è ricco di tesori per tutti, quanto riceviamo deve essere condiviso.
Uno dei principi più importanti dello Yoga riguarda il servizio sociale, senza la disposizione d’animo di empatia e amore verso tutti è impossibile raggiungere l’autorealizzazione. Questo mudra genera compassione e generosità: l’universo ci accudisce e noi dobbiamo imparare ad accudirlo.
( Didi A’ nanda Paramita’ – Mudra: lo yoga nelle mani dei bambini – Edizioni La Meridiana)
Questo mudra ha un significato molto bello e profondo e l’ho scelto come apertura delle lezioni anche perchè è pertinente al focus del mio progetto che unisce lo Yoga al mondo delle api. “L’universo ci accudisce e noi dobbiamo imparare ad accudirlo” è una frase che rimanda chiaramente al valore della sostenibilità, del rispetto dell’ambiente e dell’amore nei confronti della natura.
Quando invito le bambine ad assumerlo, chiedo loro di chiudere gli occhi e visualizzare le loro mani vuote… il vaso è vuoto ma pronto ad accogliere. Al termine della lezione assumendo lo stesso gesto visualizzeranno le loro mani “piene” di tutto ciò che nel corso della lezione abbiamo vissuto insieme, le esperienze che abbiamo fatto ( i giochi, le sequenze di asana, il rilassamento). Poi, con l’aiuto del bastone della parola, verbalizziamo quelle esperienze anche dal punto di vista delle emozioni e dello stato d’animo.
“Come vi sentite?”
Il rito è un elemento fondamentale in una lezione di yoga per bambini.
Leggo… ( Piccolo Yoga – Clemi Tedeschi – Macro Edizioni)
La scelta di aprire e chiudere la pratica con un rito sempre uguale, trasmette alcuni messaggi e produce effetti significativi.
E’ come se dicessimo:
– ora stiamo per fare qualcosa di speciale (stacco dalle attività ordinarie)
– ora ci prepariamo a ritornare in aula (o nel caso di lezioni private o in modalità on line a ritornare alle attività ordinarie)
– siamo un gruppo e facciamo una cosa solo nostra (identificazione/appartenenza).
Il momento iniziale della lezione è quindi uguale a quello finale nella modalità, mentre è diverso dal punto di vista del vissuto. C’è un prima e un dopo…
La lezione di yoga (ovunque si svolga: scuola, centro privato, casa) deve rappresentare uno spazio e un tempo speciali in cui viviamo esperienze speciali e anche fantastiche ( ci trasformiamo in animali, elementi della natura ecc..), in cui attraverso il silenzio e il rilassamento andiamo ad acquisire calma e tranquillità. Il rito iniziale segna il momento in cui questo spazio e questo tempo diventano concreti, il momento in cui lasciamo fuori “il prima”. Il rito finale segna il momento in cui siamo pronti a ritornare perchè ci siamo preparati, attraverso le pratiche, a tornare “al dopo” trasformati.
Dal punto di vista pedagogico la ripetizione di gesti rituali è molto importante per i bambini. Ciò che si ripete e che è familiare ispira fiducia e sicurezza creando armonia interiore. A questo proposito vi propongo la lettura di questo articolo…
Buona settimana a tutti voi e al prossimo post!
Namaste!
Lo yoga con le api nell’Antico Egitto ( una lezione on line)
Oggi vi propongo un viaggio nel tempo condividendo una lezione completa che ho proposto alle mie piccole praticanti ( 10 anni) che mi seguono on line attraverso la piattaforma Zoom.
Infatti vi porto con me in esplorazione dell’Antico Egitto attraverso lo yoga e naturalmente … le api!
Si perchè le api erano considerate quasi sacre dagli antichi egizi come potete leggere nell’immagine di apertura.
Dopo il rito iniziale ho condiviso sullo schermo l’immagine e l’abbiamo letta insieme…
Il dio RA era la divinità legata al sole e che governava ogni parte del mondo. E’ stato quindi naturale cominciare la lezione sciogliendo e riscaldando il corpo con Il Saluto al Sole.
Ha fatto seguito un’attività di BODY PERCUSSION in cui ho proposto alle piccole praticanti di immaginare di dover afferrare con le mani le lacrime del dio RA lavorando sul concetto di battere e levare per renderci consapevoli che il nostro corpo ha un ritmo e che questo ritmo può cambiare ( può essere più veloce e più lento e poi può ricominciare ad essere più veloce). Mentre sul battere si batteva il piede destro a terra, sul levare si allungava il braccio destro per afferrare le lacrime e poi sul battere si batteva il piede sinistro a terra e poi sul levare si allungava il braccio sinistro. Consapevolezza sul senso del ritmo, sull’allungamento del corpo e sulla simmetria e lateralità. Divertimento assicurato!
Riguardo alla Body Percussion vi suggerisco di acquistare il corso “Body Music for Children” di Tiziana Pozzo, mia docente in AIPY. Un corso fatto benissimo per scoprire la musicalità innata nei bambini ( e in noi!!!) e imparare tante attività da proporre ai nostri bambini.
Abbiamo proseguito la lezione con IL GIOCO DEI MIMI: sfruttando la chat della piattaforma ZOOM comunicavo a una bambina il nome di un elemento caratteristico dell’Antico Egitto e lei lo mimava alle sue compagne. Quella del mimare è un’attività straordinaria per creare quello che Rosa Cipriano chiama “Dialogo Motorio“. Noi diamo un input ai bambini ( in questo caso l’elemento da mimare) e loro mettono in gioco la loro conoscenza e la loro creatività veicolandole con il corpo. Gli elementi che ho suggerito loro sono stati: LA MUMMIA, LA PIRAMIDE, IL FIUME NILO e IL ROTOLO DI PAPIRO ( nel caso i bambini non abbiano presente l’elemento da mimare è possibile, sempre attraverso la chat di Zoom, inviare un’immagine)
Nell’Antico Egitto molti animali erano considerati sacri e molte divinità avevano sembianze animali. Non è stato difficile creare una sequenza di posizioni yoga fluida e armonica…
E nella posizione di SOBEK, il coccodrillo ho guidato le bambine in un breve rilassamento…
Distese sulla pancia, con la fronte appoggiata alle mani… chiudete gli occhi e fate finta di dormire. Respirate lentamente…
Ora immaginate che il vostro corpo si trasformi come per magia in una bellissima aquila.
Volate felici sorvolando il grande fiume Nilo e vedete dall’alto delle piccole barche che si muovono leggere sull’acqua e le loro vele bianche sono mosse da un vento leggero.
E poi continuate sorvolando le grandi piramidi e ammirando dall’alto la grande distesa di sabbia dei deserti…
Ad un tratto venite illuminate da un raggio di sole, ma siete un’aquila e il raggio del sole non vi da fastidio… anzi riuscite a vedere più chiaramente e vedete in lontananza dei bambini che giocano felici… alcuni si rincorrono, altri giocano al tiro alla fune, altri si passano una palla. Sono felici e la luce del sole li illumina…
E anche voi vi sentite felici e leggere…
L’aquila termina il volo nel suo nido e per voi è tempo di risvegliarsi e allora piano piano cominciate a muovere le dita dei piedi e delle mani…. e poi le braccia e le gambe … vi allungate… vi stiracchiate … e poi con calma ruotate sul fianco e vi mettete sedute con le gambe incrociate.
La lezione si conclude con il rito finale, il saluto e una piccola condivisione dell’esperienza utilizzando il bastone della parola on line.
Spero che questa proposta vi sia piaciuta!
Al prossimo post!!!!
Aforismi sulle api e un libro con le tasche per conservarli…
Preparando le mie sessioni di yoga per i bambini ( che confluiranno in un manuale di 8 lezioni già pronte per voi disponibile in primavera! Stay tuned!) e approfondendo le mie ricerche sullo straordinario mondo delle api mi sono stupita di quanto questi piccoli insetti siano presenti in tantissimi aforismi.
Mi sono trascritta quelli che mi hanno colpito di più e poi per conservarli con “eleganza” e poterli leggere e rileggere ho costruito un libro del tutto personale: un leporello con le tasche!
L’ape non è un animale domestico e neppure selvatico, ma qualcosa di intermedio, una creatura capace di contrarre rapporti con l’uomo senza perdere la propria libertà; o comunque restando sempre in condizioni di riprendersela.
(Plinio, Historia Naturalis)
Ciò che non giova all’alveare non giova neppure all’ape.
(Marco Aurelio)
L’ape indaffarata non ha tempo per rattristarsi.
(William Blake)
L’uomo non è destinato a far parte di un gregge come un animale domestico, ma di un alveare come le api.
(Emmanuel Kant)
L’ape è piccola tra gli esseri alati, ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci sapori.
(Siracide, Antico Testamento)
E ora domandatevi in cuor vostro: ‘Come distingueremo ciò che è buono da ciò che è male nel piacere?’ Andate nei campi e nei vostri giardini, e vedrete che il piacere dell’ape è raccogliere miele dal fiore. Ma è anche piacere del fiore concedere all’ape il suo miele. Perché un fiore per l’ape è la fonte di vita. E un’ape per il fiore è un messaggero d’Amore. E per entrambi, per l’ape e per il fiore, darsi e ricevere piacere è insieme ebbrezza e bisogno.
(Khalil Gibran)
E Dio ispirò all’ape: “Fatti case nei monti, negli alberi e in quel che (gli uomini) costruiscono; mangia quindi di tutti i frutti e viaggia mansueta per le vie del tuo Signore!”.
(Corano)
Come l’ape raccoglie il succo dei fiori senza danneggiarne colore e profumo, così il saggio dimori nel mondo.
(Buddha)
L’ape trae il miele dai fiori senza sciuparli, lasciandoli intatti e freschi come li ha trovati. La vera devozione fa ancora meglio, perché non solo non reca pregiudizio ad alcun tipo di vocazione o di occupazione, ma al contrario vi aggiunge bellezza e prestigio.
(San Francesco di Sales)
Il sapiente che non mette in atto il suo sapere è come un’ape che non produce il suo miele.
(Proverbio persiano)
Le parole sono come le api: hanno il miele ma anche il pungiglione.
(Proverbio svizzero)
Capii che un uomo, oltre a vivere per il proprio bene personale, deve inevitabilmente contribuire al bene degli altri: se dobbiamo prendere un paragone dal mondo degli animali, allora occorre prenderlo dal mondo degli animali sociali, come le api.
(Lev Tolstoj)
Quanto mi piacciono le api!!!!!