4 dicembre: la posizione dell’albero

La posizione dell’albero, VRIKSASANA è senza dubbio una delle più conosciute e più amate dai bambini.
E anche la nostra Bee-atrix la ama molto visto che l’ha scelta per identificare il nostro progetto Honey Yoga.
Ma che le api amino gli alberi è noto…

ESECUZIONE:
Come per tutte le posizioni in piedi si parte da Tadasana, la posizione della montagna bilanciando bene il peso del corpo su entrambe le piante dei piedi. E poi invitiamo i bambini a spostare il peso del corpo prima su un piede e poi sull’altro. Poi lasceremo il peso su un piede solo e porteremo la pianta dell’altro piede contro l’interno del polpaccio o della coscia ( mai del ginocchio!).

“Sapete bambini qual è il segreto per mantenerci in equilibrio su un piede solo?”
” Siiiii! Fissare un punto davanti a noi o un pochino più in basso!”
” Bravi! Se fissate lo sguardo su un oggetto, sarete molto più concentrati e sarà più facile stare ben fermi e dritti come un grande albero forte e stabile!”

A questo punto i bambini potranno unire i palmi delle mani davanti al cuore, oppure sopra la testa allungando ben bene le braccia che diventeranno i rami dell’albero che cercano la luce del sole.
Faremo tenere la posizione solo per qualche istante e poi i bambini abbasseranno il piede e ripeteranno l’asana con l’altra gamba.

VARIANTI DINAMICHE E CREATIVE
La posizione dell’albero è decisamente una posizione statica ed è giusto farla sperimentare ai bambini così come è stata ideata dagli antichi yogi, ma quella dell’albero è una figura che si presta a innumerevoli varianti dinamiche e creative.
Mi ricordo che, qualche anno fa, durante il percorso yoga in una scuola elementare del mio territorio, avevo proposto ai bambini di una quarta elementare di ricreare un bosco fantastico in cui erano presenti tanti tipi di albero ( la quercia, il salice piangente, l’abete, il baobab, la betulla ecc…). Avevo portato delle immagini ( disegni e fotografie) e ogni bambino aveva interpretato un albero a scelta osservandone la forma, le caratteristiche del tronco e dei rami. Ne era uscito un bellissimo e armonico lavoro corporeo e corale.

La stessa attività, cioè rappresentare tipi diversi di albero può partire dalla lettura dal meraviglioso libro di Bruno Munari ” Disegnare un albero”. Com’è un albero quando soffia il vento? E se il vento diventa fortissimo che forma prende il nostro albero? E come possiamo rappresentare un albero che ha i rami disposti a ventaglio? oppure tutti intricati? o ancora un albero con tante foglie e uno senza nemmeno una foglia?
I bambini potranno quindi muoversi imitando un albero che oscilla mosso dal vento con le braccia oltre il capo che ondeggiano a destra e sinistra e facendo il rumore del vento ( lavoriamo anche con il respiro… perchè no?).
Aiutiamo i bambini a rimanere ben fermi con la gambe e i piedi perchè essi rappresentano il tronco e le radici del nostro albero e a muovere quindi solo la parte superiore del corpo. Per il resto…lasciamo i bambini liberi di creare …è la parte migliore del nostro lavoro!

BENEFICI DELLA POSIZIONE DELL’ALBERO
Mantenuta staticamente favorisce l’equilibrio psicofisico, l’attenzione e la concentrazione. Rinforza le gambe, le caviglie e i piedi.
Nella versione dell’albero che oscilla al vento i bambini sperimenteranno il movimento di flessione laterale della colonna vertebrale andando ad equilibrare il gruppo destro e sinistro dei muscoli posturali.

BIBLIOGRAFIA

Asana Pranayama Mudra Bandha Edizioni Satyananda Ashram Italia
Yoga Bimbi di Chiara Iacomuzio e Maurizio Morelli
Disegnare un albero di Bruno Munari

 

P.S. Nella foto Bee-atrix è molto più a suo agio di me…. perchè l’equilibrio sia fisico che mentale cambia tutti i giorni e io il giorno in cui la foto è stata scattata ne avevo molto poco!!!

3 dicembre: la posizione delle mani ai piedi

… meglio conosciuta come la POSIZIONE DELL’ELEFANTE !!!

Che c’entrano le api con gli elefanti, vi chiederete?

Dovete sapere che api ed elefanti non vanno molto d’accordo.  Quando un elefante viene punto da un’ape ( ricordate sempre che le api pungono solo se si sentono minacciate, quindi solo per difendersi) se lo ricorda per mooooolto tempo ( non a caso si dice avere una memoria da elefante) e non appena sente nell’aria odore di ape, o sente il ronzio si allarma e si allontana. Tanto è vero che in Sudafrica stanno studiando un sistema per collocare alveari intorno ai campi coltivati per evitare che questi vengano calpestati dagli elefanti. Insomma le api sono un po’ “sfruttate” come deterrente naturale.

Ma veniamo alla nostra posizione…

La posizione delle mani ai piedi in sanscrito viene chiamata in modi diversi a seconda della tradizione yoga a cui si fa riferimento ( PADASTASANAUTTANASANA).  Nello yoga per i bambini la chiamiamo posizione dell’elefante perchè la forma del corpo ricorda quella del grande animale e dove le braccia diventano la proboscide.

ESECUZIONE
Partiamo sempre dalla posizione della montagna e poi ci pieghiamo in avanti e portiamo le mani verso il pavimento. Non importa dove arriviamo con le mani e se piegandoci in avanti ci fanno un po’ male le gambe le pieghiamo un pochino. Lasciamo ciondolare verso il basso anche la testa.
Qui ci fermiamo e respiriamo per qualche istante.
Poi intrecciamo le dita delle mani creando con le braccia la proboscide. Ora siamo un elefante che ne sta fermo e tranquillo.

VARIANTI
Possiamo immaginare che il nostro elefante decida di mangiare qualche foglia e allora inviteremo i bambini ad alzare la testa guardando avanti e poi ad abbassarla ( ai bambini più grandicelli possiamo chiedere di abbinare un inspiro quando sollevano la testa ed un espiro quando l’abbassano).

CAMMINATA DELL’ELEFANTE
Le posizioni dello yoga ispirate agli animali possono essere un attimo punto di partenza per far fare esperienza di movimento imitando le loro camminate.
Stimoleremo i bambini con qualche domanda:
” Quali sono le caratteristiche dell’elefante? E’ grande? E piccolo? E’ Leggero? E’ pesante?”
” Come cammina un elefante?”
” I suoi passi saranno piccoli e veloci? O saranno dei passi grandi e pesanti?”

E allora proporremo la camminata iniziando a dondolare le braccia per muovere dolcemente la proboscide e poi inizieremo a fare grandi passi con un tonfo ad ogni passo.
Una variante potrà essere quella di allungare un braccio davanti per imitare la proboscide e portare un braccio allungato dietro per rappresentare la codina dell’elefante o ancora imitare un elefante che raccoglie l’acqua con la proboscide e la porta alla bocca, quindi sollevando il busto e allungando le braccia sopra la testa, oppure si diverte a bagnare gli amici elefanti sollevando il busto e ruotando a destra e sinistra con le braccia allungate. Possiamo quindi alternare momenti di camminata a momenti statici.

BENEFICI
La posizione dell’elefante, mantenuta staticamente per qualche momento, favorisce il contatto con la terra, rilassa la schiena e allunga la muscolatura posteriore delle gambe. Mangiando le foglie i nostri elefantini rinforzeranno i muscoli posteriori del collo e della parte alta della schiena. E’ una posizione che migliora la postura.
Con le camminate, stimoliamo la creatività e la fantasia dei bambini e lavoriamo sulla coordinazione dei movimenti.

BIBLIOGRAFIA E SUGGERIMENTI ON LINE
Yoga Bimbi di Chiara Iacomuzio e Maurizio Morelli
L’ABC dello Yoga per bambini di Teresa Anne Power

Per quanto riguarda le camminate e i movimenti degli animali vi lascio il link al sito di Rosa Cipriano, educatrice al movimento che ha ideato un programma pensato proprio per stimolare il movimento creativo partendo dall’imitazione degli animali. Io lo consiglio vivamente!

Buona pratica elefantini e a domani!!!

Catia e Bee-atrix

2 dicembre: la posizione delle braccia in alto

… ovvero la posizione dell’ape che raccoglie i raggi del sole!
Questa posizione,  che nella tradizione Satyananda si chiama HASTA UTTHANASANA mi piace molto perchè è una delle poche posizioni in piedi…  in cui lo sguardo è rivolto verso il cielo.
Ma bambini che cosa c’è nel cielo?
“Le nuvole, le stelle, la luna e naturalmente … IL SOLE!

Allora immaginiamo di catturare e raccogliere i raggi del sole.

ESECUZIONE
La posizione di partenza è quella della montagna, con i piedi e le gambe ben stabili sul tappetino e con il peso del corpo ben distribuito su entrambe le piante dei piedi.
Ora inspirando solleviamo le braccia e le portiamo oltre la testa e rivolgiamo i palmi delle mani verso l’alto.

E qui ci fermiamo respirando immaginando di sentire il calore del sole su tutto il corpo.
Potremmo chiedere ai bambini di chiudere per qualche istante gli occhi e di esprimere con il viso il piacere che si prova quando siamo in spiaggia e prendiamo il sole.

VARIANTI

Possiamo proporre un movimento dinamico per cui inspirando solleviamo le braccia e portandole oltre la testa catturiamo i raggi del sole e poi espirando uniamo i palmi delle mani e le portiamo davanti alla fronte per illuminare i nostri pensieri, inspirando solleviamo di nuovo le braccia e raccogliamo altri raggi, espirando portiamo le mani davanti alla nostra bocca per illuminare le nostre parole, inspirando riportiamo le braccia in alto raccogliendo altri raggi, espirando portiamo le mani unite davanti al cuore per illuminare le nostre azioni.
In questo modo diamo un significato importante ai nostri gesti che porteranno benefici non solo a livello fisico. A proposito…. quali sono questi benefici?

Hasta Uttanasana allunga tutti gli organi addominali e migliora la digestione. Esercita i muscoli delle spalle e delle braccia ed espande i polmoni. Ma quanto bene fa?
Allora oggi, anche se magari il sole non c’è e forse nevica, solleviamo le braccia, chiudiamo gli occhi e immaginiamo il sole caldo e luminoso davanti a noi!

A domani!

P.S Il sole è il migliore amico delle api!!!

BIBLIOGRAFIA
– Yoga Bimbi di Chiara Iacomuzio e Maurizio Morelli
Asana Pranayama Mudra Bandha di Edizioni Satyananda Ashram Italia

Verso il Natale con Bee-atrix

Buongiorno cari lettori, grandi e piccoli!
Amo il Natale da sempre ( e chi non lo ama?…… Beh! Conosco persone che non lo amano particolarmente in effetti…) e amo il Calendario dell’Avvento.
Ne ho avuti tantissimi! Pensate … uno all’anno per …. 51 ANNI! Si, perchè anche da adulta me lo sono sempre regalata ( vero Sybille? A proposito ….. qui il link per il suo caldendario dell’Avvento di quest’anno e qui l’idea che ci era venuta nel lontano 2015) e quando poi è nata mia figlia l’amore per questo rito si è quadruplicato e allora si sono susseguiti quelli tradizionali con le finestrelle e il cioccolatino, e poi una candela al giorno su cui un grazioso cordino avvolgeva una storia natalizia e ancora le 25 taschine ricamate a punto croce dal nonno Angelo.
Quest’anno ho pensato di realizzarne uno con la mia amica Bee-atrix quando ho considerato che in effetti le carte-yoga sono proprio 24!!!! Allora ho pensato di presentarvene una al giorno da domani fino alla Vigilia di Natale con una sorpresa  il 25 dicembre.
Ogni giorno quindi troverete sul blog una posizione dello yoga praticata dalla nostra ape e da me con la spiegazione di come si entra nella forma e il suo significato ( si, perchè le posizioni yoga sono nate con un significato specifico sia dal punto di vista fisico che simbolico!!!).

Appuntamento a domani 1 dicembre con una breve spiegazione della funzione degli asana ( questo è il nome delle posizioni nella lingua dello yoga, il sanscrito)  e la prima posizione da praticare insieme!!!!

 

Gioco: Il tris di Bee-atrix

Ecco una proposta carina per i bambini come momento creativo di una lezione di yoga.
Il tris è un gioco semplicissimo da realizzare… in fondo bisogna avere solo un foglio di carta e una matita.
Ma Bee-atrix ed io abbiamo pensato di renderlo un po’ più carino personalizzandolo.
Ecco come…. Continua a leggere “Gioco: Il tris di Bee-atrix”