“La rete magica” una favola della Papua Nuova Guinea + una sequenza yoga

In queste ultime due settimane sono stata molto impegnata ( ragione per cui il mio piano editoriale ha subito una brusca frenata…).
Come sapete io sono molto attiva nella mia parrocchia come catechista e ho accettato con molto piacere l’invito del Gruppo Parrocchiale di Carità Missionario a raccontare una favola ai ragazzi che frequentano il percorso di Iniziazione Cristiana.
Come vedete nelle immagini ho utilizzato uno strumento che da sempre mi accompagna: il mio adorato Kamishibai!

Si tratta di una favola originaria della Papua Nuova Guinea.
In Papua Nuova Guinea ci sono sacerdoti e suore missionari/e che svolgono una grande opera di solidarietà.
E noi parrocchiani siamo stati coinvolti in questo periodo di Quaresima con diverse iniziative per raccogliere fondi da inviare a questi amici così lontani (senza dimenticarci dei fratelli dell’Ucraina naturalmente).
La favola racconta di due amici che vengono separati ma …

Ok! Vi racconto la favola e ovviamente propongo una sequenza di posizioni yoga che la possono accompagnare. Modella … come sempre… la nostra Bee-atrix!

Baracuma era un pescatore speciale, perché grazie al suo ingegno riuscì a costruire una rete da pesca magica.

Appena la stendeva in acqua i pesci erano attratti verso la rete e facevano a gara per infilarsi il più in fretta possibile tra le sue maglie.

Così, quando la sua barca tornava a terra, le reti erano così gonfie e pesanti che dieci uomini non sarebbero stati capaci di trascinarle fino al villaggio.

Un giorno Wandi, un aborigeno di una tribù amica, gli chiese “Prestami la tua rete, la mia gente sta soffrendo la fame e da tantissimi giorni non pesco nulla.”

“Non posso amico mio, perché il Popolo del Cielo mi farà morire se, al calare del sole, non mi troverà sulla spiaggia con la mia rete.” disse Baracuma.

Ma Wandi insistette fino a che il pescatore cedette e lo accontentò. “Va bene, però riportami la rete magica prima del tramonto, altrimenti guai a me”, si raccomandò Baracuma.

Wandi acconsentì e prese il largo con la sua barca. Gettò in mare la rete magica e pescò un’incredibile quantità di pesci. Fu costretto a fare tanti viaggi per portare tutti i pesci al villaggio, mentre la tribù festeggiava con canti e danze.

Così però Wandi dimenticò la promessa e il tramonto sorprese Baracuma a mani vuote.

Wandi, ricordando all’improvviso la promessa, corse all’impazzata dall’amico, ma era troppo tardi.

Il Popolo del Cielo aveva tolto lo spirito vitale dal corpo di Baracuma.

Per la tristezza Wandi si trasformò in un’aquila e si appollaiò sull’albero più alto del villaggio.

Uno stregone, però, saputo che Baracuma era morto per la sua generosità, usò i suoi poteri perché il suo spirito sopravvivesse racchiuso nel corpo di un topolino.
Anche il Popolo del Cielo fu d’accordo con lo stregone “Baracuma ha vissuto per gli altri, quindi è giusto che per lui si faccia un’eccezione.”
Infatti grazie alla sua generosità e alla sua rete al villaggio di Wandi nessuno ebbe più fame.

E da allora l’aquila vola alta nel cielo alla calda luce del sole, mentre il topo scava gallerie sotterranee e caccia al chiarore della luna.
Ma la loro amicizia durerà per sempre!

Mudra: lo yoga nelle mani dei bambini

Il sottotitolo di questo libro meraviglioso è: “Esprimere le emozioni con i gesti“.
Quante cose possiamo dire con le mani!!!
Possiamo esprimere amore e odio.
Possiamo esprimere consenso e dissenso.
Possiamo accogliere o respingere.
Possiamo creare o distruggere.
Quanta potenza è concentrata nelle nostre mani!

Cosa sono i mudra?
I mudra sono gesti archetipici che appartengono alla memoria ancestrale dell’umanità. Indicazioni posizioni simboliche principalmente delle mani e delle dita ( ma anche del corpo e degli occhi), tecniche di respirazione che permettono controllo e attivazione dell’energia, possono essere eseguiti per scopi terapeutici, devozionali, estetici e artistici.
I mudra sono di grande aiuto nella regolarizzazione del respiro, il cui equilibrio comporta sempre un immediato miglioramento dei disturbi dell’umore; inoltre, uniscono la realtà individuale alle energie cosmiche consentendo di curare malattie dell’anima e del corpo e di varcare soglie mentali profonde per accedere a stati mentali estatici.
La pratica dei mudra è funzionale alla libera circolazione del prana (il soffio vitale), all’apertura dei chakra e al risveglio della Kundalini. Pertanto è parte essenziale dell’insegnamento di molte scuole Yoga, in particolar modo di quelle che si ispirano alla speculazione tantrica”.
Nota: si può utilizzare indifferentemente il maschile, i mudra o il femminile, le mudra.

La parola mudra letteralmente significa “sigillo” che … suggerisce l’idea di conservazione e di controllo, di isolamento e di riservatezza. Sigilliamo un recipiente per impedire che il contenuto fuoriesca e anche per evitare che venga contaminato da qualche agente esterno. Isolamento è inteso non come chiudersi al mondo o alla vita ma come acquisizione di un controllo progressivo sull’attività sensoriale e quindi sulla mente. Anzichè disperdersi, il prana scorre in circuiti protetti e isolati che si accumulano nei centri vitali”

Fatta questa breve introduzione sui/sulle mudra … perchè trasmetterli ai bambini?
Perchè… le mani dei bambini sono aperte al mondo. Curiose si appoggiano ovunque con delicatezza anche quando rompono, lanciano, picchiano; lo fanno con la poesia del vento che scherza con i rami degli alberi, Anche quando sono sporche, sono sporche di vita e di gioco.

Nel testo sono presenti interessantissimi capitoli dedicati al legame tra mudra, danza e musica con la proposta di sequenze e coreografie ( la danza Tandava è meravigliosa).
Per gli insegnanti sarà super utile il capitolo: “Come fare i mudra coi bambini” in cui viene spiegato dove, come, quando proporre i mudra, i tempi di pratica, i benefici, quali mudra scegliere.
E poi fantastica la rassegna dei 71 mudra con l’immagine e la spiegazione.
Onestamente uno dei più completi libri sullo yoga dei bambini che abbia letto e studiato.
Vi lascio con un bellissimo video…

Laboratorio “Yoga e creatività”

Il prossimo 4 giugno realizzerò un sogno!

Ho già scritto in questo blog di quanto importante sia stato per me il corso di formazione per l’insegnamento dello yoga ai bambini ” Yoga per crescere” di Aipy ( Associazione Italiana Pedagogia Yoga).

Mentre frequentavo il corso osservavo i docenti, la loro professionalità, la loro competenza e il loro modo di rapportarsi con noi corsisti e mi dicevo: “Chissà se un giorno…”

Beh! Quel giorno è arrivato e sono così felice! Un po’ impaurita ma felice!

Si perchè il sogno si avvera!

Il 4 giugno terrò come docente un laboratorio on line per Aipy (non finirò mai di ringraziare Clemi Tedeschi per la fiducia) il cui titolo sarà “Yoga e Creatività”

Il focus del laboratorio sarà quindi quello di capire come essere creativi nel proporre lo yoga ai bambini.

Negli ultimi anni come saprete ho lavorato al mio progetto sulle api creando anche il mazzo di carte delle posizioni di Bee-atrix, uno strumento didattico attraverso il quale proporre la pratica delle posizioni in modo creativo ed educativo.

Nel laboratorio illustrerò come utilizzare le carte ma con uno step in più… e cioè l’abbinamento cards + Kamishibai.

Da anni utilizzo la tecnica del Kamishibai per raccontare le storie che poi vengono animate con le posizioni dello yoga.

Ebbene le cards di Bee-atrix prenderanno vita nel teatrino giapponese, il butai e porteranno la nostra ape a vivere mille e più avventure.

Il laboratorio andrà quindi nella direzione di dare una panoramica su come nasce la tecnica del kamishibai, come creare il menabò ( cioè la bozza della successione dei disegni e dei testi)  e ad insegnare ai corsisti a creare le storie e le tavole che daranno vita alla narrazione.

Ai corsisti verrà inviato gratuitamente il mazzo di carte delle posizioni di Bee-atrix in modo da poter interagire durante il laboratorio.

La storia animata dalle posizioni dello yoga è il cuore di una lezione di yoga per bambini e presentarla utilizzando la tecnica del kamishibai dona un sapore originale e piacevole all’attività ( molti insegnanti di yoga per bambini potranno confermare!).

Le informazioni utili per l’iscrizione ai laboratori “Yoga per crescere” le potete trovare al link

https://www.aipy.it/formazione-insegnanti/yoga-eta-evolutiva/

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?

Così recitava Leopardi … ma la luna è davvero così silenziosa?
Se la guardiamo bene possiamo trarre tanta ispirazione e tante idee da proporre ai bambini!!!
Ecco per voi lo sviluppo di una lezione completa ispirata all’altra metà del cielo per bambini dai 6 anni in su.

RITO INIZIALE:
I bambini sono seduti in cerchio, gambe incrociate e mani in Dhyana Mudra, un bellissimo gesto che possiamo fare quando abbiamo voglia di scoprire il mondo misterioso che c’è dentro di noi… misteriosi come la luna ma con tanto da scoprire.
L’insegnante invita i bambini a ripetere “IO SONO IMMERSO NELLA LUCE”
Fonte: Mudra: lo yoga nelle mani dei bambini

RISCALDAMENTO:
Diventiamo degli astronauti
Invitiamo i bambini ad immaginare di essere astronauti!
E’ arrivato il gran giorno… oggi partiremo con il nostro razzo alla volta della luna!
Ma prima un po’ di allenamento!
– Disegnamo dei cerchietti in aria con le mani… e poi con le braccia.
– Disegnamo dei cerchietti in aria con i piedi e poi con le gambe.
– Disegnamo dei cerchietti con i fianchi
– Disegnamo dei cerchietti con il collo
– Alziamo e abbassiamo le spalle
– Marciamo un po’ sul posto

E poi prima di vestirci da astronauti rendiamo onore alla luna salutandola con una breve sequenza di asana

La sequenza è speculare per cui si ripeterà sull’altro lato.

GIOCO:
Una passeggiata sulla luna

Innanzitutto ci vestiamo da astronauti.
Ma come si vestono gli astronauti?
Sopra la biancheria intima, gli astronauti indossano una sottotuta ( mimiamo insieme ai bambini …. mettiamo i piedi e le gambe nella tuta e poi le mani e le braccia…tiriamo su la lampo e la chiudiamo per bene).
E poi indossiamo la tuta spaziale vera e propria. Compiamo gli stessi movimenti di prima ma questa volta… sorpresa! La tuta spaziale si chiude posteriormente e quindi i bambini dovranno aiutarsi a tirare su la lampo e poi fissarla ulteriormente immaginando di usare il velcro ( come quelli delle scarpe da tennis per interderci).
Indossiamo le cuffiette con il microfono per comunicare con la base ( possiamo invitare i bambini a fare le prove: ” Pronto! Prova! Astronauta Marco chiama la base! Mi sentite base?”).
E poi è la volta dei guanti … anzi guantoni.
Per finire il bellissimo casco rotondo e trasparente!
Siamo pronti per la nostra avventura sulla luna.
Se ne abbiamo la possibilità possiamo far sentire ai bambini la registrazione di un conto alla rovescia ( per creare più atmosfera ) oppure possiamo farlo tutti insieme!

Ecco i nostri austronauti arrivati sulla luna…
Ma come si cammina sulla luna?
Ecco l’attività di movimento creativo: invitiamo i bambini ad imitare l’andatura degli astronauti. Sulla luna, si sa, non c’è la forza di gravità. Come saranno i nostri movimenti? Moooolto lenti…
E come sarà il nostro equilibrio quando si cammina lentamente?
E se incontriamo un ostacolo?

Lo scopo dell’attività è proprio quella di stimolare la capacità di mantenere l’equilibrio cambiando la velocità di movimento inserendo anche degli elementi “di disturbo” come oggetti o gli abitanti della luna (?) che cercano di far perdere l’equilibrio ai nostri piccoli astronauti (in questo caso il gruppo dei bimbi sarà suddiviso in astronauti e “disturbatori” invertendo i ruoli)
Fonte: www.joyofmovinghanfbook.com
E’ ora di tornare sulla terra… al suono della campana tibetana (o di un altro strumento… più spaziale!) gli astronauti, a passi lenti, si dirigono verso la loro postazione (i tappetini) pronti per il viaggio di ritorno.

Dopo il gioco di movimento un momento di pausa con il racconto di una piccola filastrocca che può essere animata con dei semplici gesti, inventati da noi o dai bambini stessi.

ABITO NEL CIELO INSIEME ALLE STELLE
STIAMO BENE QUASSU’
SONO LUMINOSA E SONO FIERA
MI PUOI VEDERE SOLO LA SERA.
SALUTO IL SOLE CHE VA A DORMIRE
COSI’ PIANO INIZIO A SALIRE
A VOLTE A SPICCHI E A VOLTE PIENA
CON ME LA NOTTE E’ SEMPRE SERENA
VEGLIO SUI SOGNI DI OGNI BAMBINO
FINO A CHE TORNI DI NUOVO IL MATTINO
COME ME NON C’E’ NESSUNA
CARI BAMBINI SONO LA LUNA.
Fonte: www.bambiniinpoesia.blogspot.com

GIOCO DI RESPIRO
Il respiro della luna

Invitiamo i bambini a chiudere con l’indice la narice destra e ad inspirare dalla narice sinistra.
Poi chiudiamo la narice sinistra con l’altro indice, liberiamo la narice destra ed espiriamo.
E ancora inspiro a sinistra… chiudo a sinistra ed espiro a destra.
Chiudo a destra… inspiro a sinistra… chiudo a sinitra espiro a destra.

Questo gioco di respiro apporta calma e tranquillità mentale.
ATTENZIONE: La respirazione lunare (Chandra Bheda Pranayama) prevede anche un momento di ritenzione del respiro a polmoni pieni con entrambe le narici tappate. LE RITENZIONI NON VANNO PROPOSTE AI BAMBINI!

ATTIVITA’ CREATIVA:
Acchiappasogni

L’attività creativa può essere ispirata alla frase della filastrocca…” VEGLIO SUI SOGNI DI OGNI BAMBINO”
Ecco alcuni link utili per poter realizzare un acchiappasogni semplice e veloce:
https://mammagioca.blogspot.com/2018/02/acchiappasogni-fai-da-te.html
http://artexploraestate.blogspot.com/2013/07/gli-acchiappasogni.html
https://www.artbarblog.com/diy-dream-catchers-made-by-kids/

RITO FINALE:
Siamo di nuovo seduti in cerchio, con le gambe incrociate e gli occhi chiusi.
Le mani sia appoggiano ancora sul grembo prendendo Dhyana Mudra.
Invitiamo i bambini ad immaginare le loro mani colme di tutto ciò che hanno scoperto insieme sulla luna e anche su loro stessi.
Ripetiamo insieme “IO SONO IMMERSO NELLA LUCE”

Se è possibile segue un piccolo momento di condivisione moderato dall’intervento dell’immancabile bastone della parola.

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A presto!

APE – Una piccola meraviglia della natura + 3 attività per i bambini

Di petalo in petalo, le api ambiziose
realizzano opere meravigliose…

… per ogni fiore che puoi ammirare
c’è una piccola ape da ringraziare.

Una dolce storia in rima per scoprire la bellezza di questo piccolo insetto.

Mi piacciono gli albi illustrati… ancora di più se parlano delle api.
Questo albo è fantastico per l’esplosione di colori, di disegni e di parole in rima.

Proprio da queste rime è nata l’ispirazione per tre attività di movimento correlate ai concetti di veloce/lento, destra/ sinistra-alto/basso e avanti/indietro da proporre ai bambini nell’ambito di una lezione di yoga.

1) LA PICCOLA APE BATTE LE ALI VELOCEMENTE
E INIZIA A VOLARE ALLEGRAMENTE

L’insegnante, munita di tamburello o cembalo scandisce un ritmo che i bambini dovranno seguire camminando liberamente per lo spazio muovendo le braccia come piccole ali. Dovranno porre molta attenzione perchè il ritmo potrà cambiare e diventare più veloce oppure più lento.
L’insegnante guiderà l’attività descrivendo l’ambientazione … ” le api volano felici su un prato alla ricerca dei preziosi fiori. Ecco lontano una distesa colorata e così via! Le api sbattono più velocemente le lor ali ….” ecc…

2) VIAGGIA DI QUA E DI LA’, SU E GIU’
E IL SUO RONZIO PUOI SENTIRE ANCHE TU

I bambini sono disposti in cerchio, tra un bambino e l’altro posizionerete un cerchio colorato ( che potrebbe essere decorato con dei petali).
Sempre armato di tamburello l’insegnante batte un tempo e quando si ferma dice: “destra!” o “sinistra!” e i bambini faranno un bel salto nel cerchio/fiore corrispondente. Anche in questa attività il tempo può diventare più veloce o più lento.
Se l’insegnante invece dice ” Cielo!” le apine solleveranno le zampette verso l’alto; se dice “Terra!” le zampette anndranno a toccare il suolo.
A seconda dell’ età l’attività può avere diversi livelli di difficoltà quindi ed esempio oltre a modificare la velocità dei comandi questi possono essere mescolati ( destra, su, sinistra, giù o ancora su, giù, destra, giù, sinistra, destra, su …. insomma le combinazioni possono essere moltissime).
Come momento defaticante si può proporre ai bambini il respiro dell’ape. I bambini sono seduti in cerchio con gli indici che chiudono delicatamente le orecchie e gli occhi chiusi. Dopo una bella inspirazione li invitiamo ad espirare emettendo un suono, un bzzzzz che richiama il ronzio delle api. Facciamo presente ai bambini come è bello sentire il suono di tante api insieme … ” Il ronzio di un’ ape sola è bellissimo ma quando siamo tutti insieme è moooolto più bello!”
Questo momento finale dell’attività favorisce la calma.

3) AVANTI E INDIETRO, SI CONTINUA A SPOSTARE
L’APE SA ESATTAMENTE DOVE ANDARE

Attività pensata per bambini di 7/8 anni che abbina il movimento ai concetti matematici di addizione e sottrazione ( ricordiamoci che le api sanno contare….. ma questo sarà l’argomento di un altro post!!!).
I bambini sono disposti su un’unica linea di partenza e partono dal numero 0.
L’insegnante ( sempre munito di strumento tipo tamburello o cembalo – avrete capito che io li amo molto) dice “PIU'” e batte un certo numero di colpi sul tamburello. I bambini dovranno fare tanti salti in avanti quanto i colpi. Se l’insegnante dice ” MENO'” i bambini faranno dei passi indietro tanti quanti sono i colpi sul tamburello.
I bambini dovranno ricordare il risultato delle operazioni  e dopo un certo numero di comandi (tipo 5) vediamo qual è il risultato finale.

Sono attività semplici che richiedono un setting altrettanto semplice e pochi materiali.
Spero che questo post possa essere stato utile… e se dalle rime di questo bellissimo libro nascono altre idee ed ispirazioni non esitate a condividerle nei commenti!

A presto!